Tutto è iniziato in un piccolo paese in provincia di Venezia.
Mio padre era conosciuto come “Il Signor No,” mentre mia madre era la CFO della Famiglia Menin. Io ero l'ultima di quattro figli e da sempre una ribelle.
Il mio primo lavoro è stato nel settore finanziario: lavoravo come Business Analyst per una società di gestione di sistemi di rischio.
Dopo cinque anni, ho sentito di aver bisogno di una nuova sfida, e così sono passata al settore immobiliare, rappresentando sia acquirenti che venditori in uno dei mercati immobiliari più eccitanti del mondo intero.
Ma il mondo della moda mi stava chiamando di nuovo...
Quando si è presentata l'opportunità di rientrare in Valentino, non ho potuto che dire di sì. Senza abbandonare mai la scrittura, ho continuato a studiare e a sperimentare, specializzandomi in (Personal) Branding e Comunicazione.
Dall'incontro con Maurizio Marchiori, Branding Strategist di grande esperienza, ecco che i puntini iniziano ad unirsi.
Insieme abbiamo fondato Octonano, un'agenzia creativa di marketing e branding situata nel cuore di SoHo con uffici a Firenze e Milano, dove ho potuto mettere in pratica tutto ciò che ho imparato nel mio background variegato.
La mia prima, grande, opportunità di crescita è arrivata all'età di 16 anni, grazie ad un programma di scambio culturale in Cile.
Un'esperienza che ha cambiato la mia vita ampliandone gli orizzonti, e mi ha permesso di vedere come vivono le persone al di fuori del mondo piccolo e sicuro che conoscevo in quel momento.
Non avrei mai immaginato che un giorno avrei chiamato casa un luogo così diverso da dove sono cresciuta: NYC.
La mia esperienza a New York City è iniziata con uno stage presso una delle aziende di moda più prestigiose al mondo, Valentino. Così ha avuto inizio, nel 2006, il mio personalissimo Sogno Americano.
Il Corcoran Real Estate Group ha rappresentato per me una fantastica, ulteriore, opportunità di crescita.
Ho imparato a conoscere la città di New York come una locale e a trattare con clienti non sempre facili, affinando l'arte del negoziare. Intanto, i social media stavano diventando sempre più rilevanti sia nella mia vita lavorativa che personale e così, per rafforzare la mia presenza online, ho iniziato a scrivere un blog.
E mentre il decimo anniversario dal mio arrivo a New York era alle porte,
ho iniziato a mettere tutto in discussione e a chiedermi, al ritmo di The Clash, Should I Stay or Should I Go? Ebbene… ho deciso di restare e il mio blog è presto diventato un libro: “Il Mio Ultimo Anno a New York”.
Scrivere per me è un modo per condividere e abbracciare la crescita personale,
e così non potevo fermarmi ad un solo libro. Avevo una nuova storia da raccontare, ed ho iniziato a scriverla. Nasce così il mio secondo libro “Il Traghettatore”, edito da Giunti Editori.
Ecco il mio percorso, decisamente non rettilineo: il percorso perfetto per me.
E mentre scrivo il mio terzo libro, mi ritrovo proiettata verso il futuro con una domanda fissa in testa: "Qual è il prossimo passo per Annalisa Menin?".